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Api: insetti o anello fondamentale della catena alimentare?

Api: insetti o anello fondamentale della catena alimentare?

Le api, insetti dalle tipiche strisce giallo nere, sono protagoniste dell’ecosistema. Si tratta di una specie a rischio, da non sottovalutare, infatti, nonostante le loro dimensioni minuscole, esse rendono possibili numerose culture alla base della nostra alimentazione quotidiana.

Le organizzazioni ambientaliste e le associazioni dei lavoratori del settore hanno lanciato l’allarme per sensibilizzare la popolazione riguardo il ruolo chiave svolto dalle api, che non si limita soltanto alla produzione di miele.

Importanza delle api

Le api si occupano del trasporto di polline necessario per la fecondazione e la nascita di nuove piante: una tecnica che ad oggi non ha equivalenti artificiali. Si tratta di un lavoro insostituibile, che prende il nome di impollinazione e contribuisce in maniera significativa allo sviluppo dell’agricoltura attraverso la nascita di nuovi fiori e frutti.

La mancanza di alternative efficaci all’impollinazione naturale sottolinea l’importanza del ruolo di questi insetti gialli e neri da cui dipendono circa 1/3 delle colture alla base della nostra alimentazione.

Scomparsa delle api: cause e conseguenze

Gli apicoltori italiani ed europei dichiarano negli ultimi anni perdite ingenti tra i propri sciami, con conseguenze problematiche, non solo per il settore della produzione del miele, di cui l’Italia è protagonista, ma per l’intero ecosistema.

La scomparsa delle api produrrebbe, infatti, effetti devastanti sull’ambiente, con conseguenze nefaste sull’economia legata alla produzione di materie prime per l’industria alimentare. Recenti studi hanno evidenziato che in Europa sono più di 400 le colture rese possibili grazie al lavoro di impollinazione delle api, che costituiscono ad oggi un mezzo più efficace e meno costoso rispetto alle lunghe e complesse procedure artificiali.

Ecco quali sono le cause principali a cui attribuire la diminuzione delle api:

Impiego di pesticidi

Uno dei fattori che causa maggiormente la scomparsa delle api sono i pesticidi sempre più utilizzati in agricoltura, i quali contengono sostanze -nello specifico neonicotinoidi– che fanno perdere l’orientamento a questi insetti che di conseguenza non riescono a fare ritorno al proprio alveare, inoltre l’uso intensivo di insetticidi è causa di difficoltà nella capacità di procurarsi il cibo, legata al riconoscimento delle diverse specie di fiori.

La legislazione europea fortunatamente è intervenuta a favore delle api, impedendo l’utilizzo di alcuni pesticidi particolarmente tossici che l’industria agricola era solita utilizzare.

Surriscaldamento globale

Anche i cambiamenti climatici causati dall’inquinamento sono tra i fattori che causano la riduzione degli alveari. Il modificarsi delle stagioni e il clima instabile hanno causato anticipo o ritardo nei tempi di fioritura, disorientando gli insetti e privandoli delle loro fonti di cibo in alcuni periodi.

Malattie e parassiti

La diffusione di malattie e parassiti è la conseguenza dei cambiamenti climatici e dell’impiego di pesticidi e si aggiunge alle cause della scomparsa delle api, insetti preziosi per l’ecosistema globale.

Agricoltura biologica: una soluzione per salvare le api

Una soluzione per poter salvare le api, in contrasto con l’agricoltura industriale è quella biologica, che non si avvale di pesticidi nocivi per gli insetti impollinatori.

Gli agricoltori che sposano questa filosofia si impegnano infatti per la salvaguardia dell’ambiente sfruttando in maniera naturale le risorse del suolo, senza compromettere le specie animali la cui sopravvivenza ruota attorno alla vita delle piante.

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