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Colomba pasquale artigianale: come riconoscerla

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Colomba pasquale artigianale: come riconoscerla

La Pasqua è, insieme alle altre festività che amiamo celebrare, un’occasione in cui ogni famiglia si riunisce attorno a una tavola imbandita, ricca di gustose pietanze e raffinati piatti da assaporare in compagnia. Cosa c’è meglio di un dolce per concludere il pranzo? La colomba, tipico dolce della tradizione, non deve assolutamente mancare

Da dove viene la colomba pasquale

La storia della colomba pasquale ha origini antiche ma tuttora poco chiare che si mescolano insieme a una serie di leggende.

Secondo una prima versione, le origini risalgono al 572 d.C. quando il re Alboino riuscì a conquistare la città di Pavia, dopo un lungo assedio. I cittadini della città lombarda, con l’intento di entrare nelle grazie del sovrano, regalarono soffici dolci a forma di colomba: grazie alla bontà dei doni ricevuti, il re decise di risparmiare la vita ai cittadini di Pavia.

La seconda leggenda racconta che San Colombano, durante un banchetto in cui era stato invitato dalla regina Teodolinda, si sentì a disagio nel vedere così tanta carne adagiata sulla tavola nel periodo di penitenza quaresimale. Decise così di benedire la selvaggina finendo, però, col realizzare un miracolo: con la mano destra trasformò la carne in bianche colombe di pane.

Una terza versione vede la colomba pasquale nascere agli inizi del secolo scorso nella città di Milano, come variante primaverile del panettone, che già da qualche anno era diventato il protagonista indiscusso dei pranzi natalizi.

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Le differenze tra colomba artigianale e industriale

Diverse settimane prima di Pasqua, i supermercati si riempiono di colombe commerciali che hanno costi significativamente più bassi rispetto a quelle artigianali. Sempre più spesso la gente preferisce spendere di meno e accontentarsi di prodotti industriali, privandosi del sapore originale della ricetta originaria. Prezzi più elevati corrispondono a ingredienti di qualità e alla qualità non si dovrebbe mai rinunciare. Ecco perchè è importante saper distinguere tra colomba artigianale e colomba industriale.

Per prima cosa, i canditi. I canditi sono caratteristici della colomba classica e possono essere all’arancia, al cedro o al limone. In una colomba artigianale i canditi non sono nè troppo pochi nè troppi; devono essere della giusta dimensione e ben distribuiti all’interno del dolce.

La colomba artigianale ha un aroma inconfondibile: il sapore della vaniglia emerge solo se accompagnato da burro, zucchero e uova. Questi ingredienti devono essere ben bilanciati con il gusto dei canditi.

La lievitazione è un aspetto cruciale della preparazione della colomba artigianale. Il composto deve risultare soffice e compatto al suo interno, ma non asciutto. è il processo di lievitazione che fa sì che la colomba fuoriesca dallo stampo e prenda la caratteristica forma.

Infine la glassa è il tocco magico che distingue una colomba artigianale da quella commerciale. La farina di mandorle e lo zucchero avvolgono la parte superiore del dolce pasquale in maniera discontinua – durante la cottura l’impasto lievita a tal punto da rompere lo strato superiore -; la dolcezza della glassa non deve, però, oscurare gli aromi dei canditi all’interno della colomba.

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