Cozze: calorie, valori nutrizionali e abbinamenti in cucina
Le cozze sono un alimento non soltanto gustoso, ma anche molto salutare. Per questo sono facili da trovare sui banchi dei mercatini rionali o nella nostra pescheria di fiducia (pur non essendo dei pesci).
Esistono diverse tipologie di questo prodotto: in particolare, i mitili sono molluschi bivalve assai diffusi nei mari di tutto il mondo (celebri quelle cilene, pregiate quelle della Galizia) ma in particolare alle latitudini pi˘ calde come il Mediterraneo, autentico bacino d’elezione. Negli ultimi anni sono diventate protagoniste di una cucina riscoperta fatta da sapori ricchi ma non sofisticati. La sana e buona cucina della provincia italiana, della costa in particolare che ha sempre inserito questo ingrediente nei propri menu, sempre abbinate alla pasta e ai legumi ma anche nel celeberrimo accostamento a riso e patate (specialità pugliese) le cozze sono sempre pi˘ richieste.
Perché le cozze fanno bene alla salute
Le cozze sono un ingrediente sapido – come tutti gli ospiti marini che portiamo in tavola – ma anche molto originali sia per aroma che per consistenza. Questa caratteristiche dipendono dalla particolare composizione dall’elevato valore nutrizionale fatto di proteine (come tutte le specie animali), ferro biodisponibile, ma anche da sali minerali, grassi e colesterolo nelle loro versioni “buone” (insaturi e hdl).
Al contrario, il contenuto di carboidrati e basso, spiegando spiega anche il tradizionale matrimonio con la pasta o gli amidi delle patate. Le cozze sono dunque un alimento apprezzabile sotto il profilo nutrizionale e consentono di essere consumate anche da chi si sottopone a rigidi regimi dietetici grazie alle sole 80 kcal/ 100 gr di parte edibile. Basta, come sempre, non esagerare nelle porzioni e nei condimenti. Recenti studi scientifici hanno inoltre accreditato loro una importante azione antiossidante e antinfiammatoria in virt˘ del significativo contenuto in glucosamina, sostanza naturale attiva contro reumatismi, artrite e persino nel contrastare fastidiose influenze.
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Come valorizzare le cozze nei tuoi piatti
Una variante molto nota e sempre gradita a tavola: le cozze al gratin, una ricetta che deve la propria efficacia alla patina di mollica asciugata dal calore e insaporita con olio d’oliva e una nevicata di formaggio.
Per i più golosi invece consigliamo una opzione particolarmente ricca: cozze ripiene. I mitili vengono aperti per essere riposte su uno dei lati lunghi e farcite con un misto a piacimento di formaggi e salumi o semplicemente di carne macinata. Molti aggiungono il concentrato di pomodoro, mentre gli amanti dei sapori delicati preferiscono limitarsi a mollica di pane condita con olio e aromi. Cottura in forno a 180 gradi per trenta minuti, non oltre per preservare la morbidezza del mollusco e non asciugare troppo il ripieno.
Un piatto saporitissimo e veloce? Cozze indorate e fritte. Tipiche della cucina napoletana che della cottura in olio ad elevate temperature fa un suo must, le cozze si prestano a essere rivestite di pan grattato e battuto d’uova per poi transitare rapidamente nel liquido bollente e diventare un invitante snack per l’aperitivo o il protagonista di un secondo che difficilmente si farà dimenticare, soprattutto se accanto avranno un sontuoso champagne ad alleggerirne le intemperanze.
Per sorprendere perché non preparare le cozze sott’aceto. Bollite e adagiate in un vasetto insieme a strati di olio, erbe aromatiche, aglio, peperoncino, si completa versando tre parti di vino e una d’aceto. Dopo due giorni sarannno pronte a stupire.
Tagliatelle al cacao con cozze su crema al pecorino
Alzi la mano chi conosceva già questo piatto incredibile. Cosa possono mai avere a che fare il cacao e le cozze?
La risposta è in duecento grammi di farina, 2 uova, un cucchiaio grande di cacao amaro, 150 grammi di pecorino (rigorosamente fiordaliso di Romagna), olio Evo. Per le tagliatelle si procede come d’abitudine per la pasta artigianale creando una sfoglia ben amalgamata su una spianatoia e il classico mattarello. Le cozze vanno lasciate aprire in una pentola coperta cui si aggiunge a metà cottura l’olio e piccoli spicchi d’aglio. Tagliatelle in acqua bollente per un massimo di cinque minuti quindi mantecatura in padella insieme alle cozze precedentemente insaporite. Prima di impiattare l’ultimo tocco di classe: una crema di pecorino fiordaliso sciolto in acqua bollente e pepe in grana grossa preceder‡ di qualche istante l’estasi finale.
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