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Pranzo pasquale: tre ricette sfiziose a base di pasta

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Pranzo pasquale: tre ricette sfiziose a base di pasta

Il pranzo pasquale non sfugge a una regola aurea: un buon piatto di pasta è il pilastro sul quale costruire il successo a tavola. La primavera è un trionfo di colori e sapori e offre infinite possibilità per conquistare anche i palati più esigenti. Basta pescare nella celebrata tradizione gastronomica italiana per scegliere ricette gustose e semplici al tempo stesso. Ecco tre esempi che lo dimostrano.   

Trofie al pesto per un pranzo pasquale genovese

Le trofie al pesto sono un classico intramontabile della cucina genovese. Per la pasta sono necessarie solo acqua e farina. Per quattro persone si consigliano 500 grammi di farina 00 e un quarto di litro d’acqua tiepida. In una terrina amalgamate gli ingredienti avendo cura di versare il liquido un po’ alla volta per evitare grumi. Quando l’impasto sarà compatto ed elastico lo potrete stedere sul piano da lavoro dall’esterno verso l’interno. Il panetto così realizzato dovrà restare a riposo mezz’ora, coperto da un panno di cotone.

Per il pesto mortaio e pestello sono tutto ciò che occorre per cominciare la preparazione. 200 grammi di basilico in foglie Liguria dop, 100 grammi di pinoli, un pizzico di sale grosso. L’aglio è un protagonista della ricetta originale, ma non risulta gradito a tutti.

Lavorate gli ingredienti facendo pressione in senso orario, aggiungete 200 millilitri di olio rigorosamente ligure e 100 grammi di formaggio (pecorino sardo e parmigiano).

Riprendete il panetto di pasta precedentemente lasciato a riposo e lavoratelo sino ad ottenere dei sottili rotoli di pasta che dovrete arrotolare sul banco con il palmo della mano fino a ottenere tanti piccoli filoncini, le trofie. Cuocete in acqua bollente per quattro minuti al massimo e voilà: il matrimonio con la inconfondibile e deliziosa crema verde è pronto per essere celebrato.

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Pappardelle al ragù d’anatra: un piatto saporito

Le pappardelle al ragù d’anatra sono uno dei must più apprezzati per un ottimo pranzo pasquale. Un piatto ricco ma non necessariamente pesante. Basta scegliere gli ingredienti giusti come uova da allevamenti non intensivi, le carni d’anatra italiana, olio e pomodoro eccellenti che si trovano lungo tutto lo Stivale, ortaggi a filiera corta.

Si parte chiaramente dalla pasta. Ogni buona famiglia italiana ha tra le proprie fila un maestro della sua preparazione che ha tramandato i segreti per un impasto di successo. Sul piano di lavoro formate la classica fontana di farina. Un chilogrammo sarà più che sufficiente per sei porzioni.

Le uova, da sei a dieci seconda dei gusti, dovranno essere rotte al centro della farina disposta in precedenza e amalgamate pian piano fino alla perfetta incorporazione. Successivamente passate alla stesura, facendo attenzione a realizzare una massa uniforme. Lasciate asciugare per 30 minuti e poi con l’apposito attrezzo ricavate le gustose strisce di pasta larghe 2 centimetri note come pappardelle, che dovranno riposare sotto un panno in attesa che sia pronto il condimento.

L’anatra privata delle ossa dovrà essere tritata a coltello e aggiunta al soffritto di cipolle, carote e sedano precedentemente imbiondite nell’olio. Alloro, noce moscata e chiodi di garofano potranno arricchire la portata per chi non ha preclusioni alle spezie. Un bicchiere di vino rosso per la sfumatura finale darà quell’immancabile tocco inebriante. Dopo sessanta minuti di cottura uno dei simboli della tavola pasquale sarà pronto.

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Fusilli alle acciughe e olive taggiasche

Un prodigio di gusto pronto in trenta minuti. I fusilli alle acciughe e olive taggiasche rientrano a pieno titolo nella top ten dei piatti più presenti sulle tavole del pranzo pasquale. Una eccellenza che arriva dalla Liguria, terra tra le più generose in fatto di buona cucina.

Per quattro persone sono necessari 400 grammi di fusilli, 8 filetti di acciuga, 300 grammi di pomodorini, 70 grammi di olive rigorosamente di Taggia. L’olio della premiata riviera ponentina, aglio, basilico e un pizzico di peperoncino completano il quadro. Semplice la preparazione.

Soffriggete aglio e peperoncino fresco in una padella con quattro cucchiai d’olio. Aggiungete i filetti di acciughe e si lasciate cuocere fino a quando non saranno stemperate. Entrano in scena i pomodorini precedentemente tagliati che vanno ad aggiungersi al composto da cuocere per almeno altri 10 minuti con coperchio. Infine le protagoniste: le olive taggiasche che dovrete aggiungere per dare il gusto inconfondibile negli ultimi minuti della cottura. Si tratta del condimento ideale per i fusilli artigianali da scolare molto al dente e unire per un ultimo passaggio in padella. Completate con basilico fresco tritato a pioggia e il palato ringrazierà.

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